martedì, marzo 14, 2006

Bombe, bombe, bombe

Caro D'Alema,
tre giorni fa ricorreva il secondo anniversario delle bombe nei treni madrilegni. Undici Marzo, due anni e sei mesi esatti dopo l'attacco alle torri gemelle. L'apoteosi dell'atto terroristico: colpire la popolazione civile inerme in un luogo lontano dal teatro di guerra. Si', perché di guerra si tratta, la Guerra al Terrorismo dichiarata dagli Stati Uniti, appoggiata da molte altre nazioni e proseguita, dopo l'Afganistan, in Irak, anche se il regime di Saddam con l'Undici Settembre non c'entrava nulla, ma questo è un altro discorso.

Quello che voglio chiederle, D'Alema, è se un atto del genere fosse veramente imprevedibile e se è così avulso dalla nostra, occidentale, prassi guerresca. Non è infatti usuale nelle guerre moderne il bombardare le città del nemico, anche se queste non rappresentano un obiettivo militare, allo scopo di far mancare l'appoggio interno alla guerra?

I razzi nazisti su Londra? Dresda, Hiroshima, Nagasaki? Non erano casi simili?

Ma senza andare così indietro nel tempo: non abbiamo (sì, anche noi italiani) bombardato Belgrado per "liberare" il Kossovo? Fabbriche, televisioni, treni... sono stati centrati dalla bombe occidentali ben lontano dallo scenario di guerra. E i russi come hanno ridotto Grozny?

Concludendo, caro D'Alema, non crede che Aznar, e poi Blair, invece di scagliarsi contro la cieca pazzia dei terroristi, avrebbero dovuto più onestamente ammettere che quello che era successo non era che un atto di guerra, prevedibile e, anzi, molto frequente quando in guerra si scende?

mercoledì, marzo 08, 2006

L'Iran e la Bomba

Caro D'Alema,
la prima domanda che le ho rivolto non è certo di attualità, e a molti risulterà criptica, non certo a lei.
Però è una domanda che considero emblematica, me l'ero posta ben prima di pensare a questo blog, e così l'ho usata per inaugurarlo. Ci tornerò con calma, ma ora l'attualità preme e ho altre cose da chiederle.

Proprio oggi il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sta esaminando il dossier nuclerare iraniano. Non si sa cosa ne verrà fuori, ma singoli stati hanno già utilizzato toni minacciosi contro lo stato mediorientale. Gli Stati Uniti hanno detto che impediranno, anche con la forza, lo sviluppo nucleare iraniano e hanno dichiarato che l'Iran potrebbe già costruire 10 bombe atomiche (così come Saddam possedeva tonnellate di armi chimiche...).

Lasciamo perdere il fatto che l'Iran abbia dichiarato la sua intenzione di mirare solo al nucleare civile, e supponiamo che in effetti l'intenzione sia quella di dotarsi di armi nucleri. Certamente non mi piace che un paese costruisca bombe atomiche, ma mi sembra assai paradossale che le nazioni che minacciano addirittura interventi armati siano poi tutte dotate di tale tipo di arma. E questa non è l'unica cosa che mi lascia perplesso, anzi, cosa mi dice del fatto che un paese vicino all'Iran di armi nucleari sicuramente ne ha, forse centinaia di testate, che tutti lo sappiano e che nessuno trovi da ridire?

Israele è una potenza atomica. Non è un segreto, lo sanno tutti ma tutti fanno finta di nulla. Israele minaccia l'Iran, così come l'Iran minaccia Israele. Certo, si dirà che il primo è una democrazia, il secondo una teocrazia, ma non mi sembra che le democrazie non lancino attacchi nucleari e neppure mi sembra Israele uno stato così pacifico.

Mi spiega caro D'Alema, che credibilità avrà l'ONU (ammesso che un po' di credibilità sia rimasta) se autorizzerà provvedimenti contro l'Iran senza aver mai detto una parola sul nucleare Israeliano?

Se veramente si vuole evitare una proliferazione nucleare nel mondo, non ci sarebbe da promettere almeno un minimo di imparzialità. Se globalmente non si riesce a farlo lo si faccia almeno regionalmente: l'Iran si pieghi ai controlli degli organismi internazionali e lo stesso faccia Israele.

Che ne dice D'Alema?

martedì, marzo 07, 2006

Ministro degli esteri

Caro D'Alema,
leggo che se l'Unione vincerà le elezioni lei sarà probabilmente Ministro degli Esteri!
Niente di meglio per questo blog. Lei diventerà persona ancora più giusta per rispondere a tutti i miei dubbi.

Auguri!