Parole ragionevoli
Caro D'Alema, sinceramente non vorrei che lei diventasse presidente della camera o cose simili. Una carica istituzionale non è quello che serve ora, bensì servono parole forti e chiare per uscire da questa melassa irrazionale che sembra aver avvolto il mondo intero.
Leggo ora la seguente ANSA :
(ANSA) - BERLINO, 21 APR - Hamas è pronto a vivere in pace con Israele se lo stato ebraico si ritirerà dai territori occupati nel 1967 e da Gerusalemme Est. Lo ha detto il capo dell'ufficio politico del movimento islamico palestinese, Khaled Meshaal. 'Israele - ha dichiarato alla tv tedesca ZDF - si deve ritirare dai territori che ha occupato dal 1967. Questo comprende lo smantellamento delle colonie ebraiche, la distruzione del muro di separazione e la liberazione di tutti i detenuti'.
Le sembra questo un discorso da estremista o una ragionevole proposta di pace? I territori conquistati e occupati da Israele nella guerra del 1967, quelli oltre la famosa linea verde, non sono considerati da tutta l'Europa e dalla maggior parte dell'ONU come territori indebitamente occupati da cui ritirarsi? Lo sono, vero? Il muro che sta distruggendo la Palestina e la sta trasformando in un enorme carcere a cielo aperto non è illegale secondo l'Europa?
Ma allora, quello che le chiedo è: "per dire parole così ovvie e ragionevoli, bisognava attendere un leader di un movimento islamico?", non le poteva dire lei, o qualche altro razionale esponente politico occidentale? Perché dire cose ragionevoli fa così paura? Chi ci ha ridotto così?
Non faccia il presidente della Camera, la prego. Abbiamo bisogno di ministri degli esteri, abbiamo bisogno di parole ragionevoli.