domenica, luglio 30, 2006

Il miracolo di Cana

Caro D'Alema, oggi il mondo intero biasima i bombardamenti israeliani sul libano.

La presidenza finlandese della UE si è detta 'scioccata e costernata' per la strage e ha chiesto la 'cessazione immediata' delle ostilita'. 'Non ci sono giustificazioni per attacchi a civili', si legge in un comunicato.

La stessa Commissione europea ha definito il raid aereo israeliano 'raccapricciante'. Anche l'Egitto condanna 'l'irresponsabile bombardamento'.

Persino il governo statunitense dice che l
a strage di Cana è 'una tragedia' pur riparandosi dietro un ipocrita ricerca di un "cessate il fuoco duraturo."

Caro D'Alema, ma non era già chiaro il primo giorno di guerra che il comportamento israeliano era criminale? Non sono subito cadute bombe sui civili? Non è stata bombardata Beirut? Non hanno sparato a case, strade, ponti, radio, televisioni, centrali elettriche? Non è più che chiaro che agendo così si uccidono civili?

Ci volevano 50 morti? Ci vuole una quota di orrore che superi quello quotidianamente digeribile?

Ma forse gli israeliani volevano solo celebrare un decennale? Quello della strage di Qana del 1996? Allora i morti furono più di 100. Cento persone che si erano rifugiate in una base dell'ONU.

Caro D'Alema, non so neppure se Cana e Qana siano lo stesso luogo, probabilmente sì, è diversa solo la translitterazione dall'arabo. So che sono passati dieci anni, l'esercito di Israele continua a far strage di civili e continua a dimostrare una certa passione per le basi ONU.

Caro D'Alema, ma veramente è così difficile definire il comportamento del governo israeliano con l'aggettivo che meglio lo descrive: criminale?