sabato, luglio 15, 2006

Libano: dieci per uno

Caro D'Alema, non voglio soffermarmi su chi ha cominciato prima, basti solo dire che Israele ha occupato il Libano per 20 anni e che ancora ci sono zone di confine contese.

Hezbollah ha compiuto un'azione militare. Se l'abbia fatto per rompere l'assedio di Gaza, perché spinta da Siria e Iran, se solo per cattiva valutazione delle conseguenze è un altro discorso. Voglio piuttosto chiederle D'Alema, come considera lei le azioni militari in corso, come le chiama?

Sì perché, come al solito, a sentire i nostri responsabili esponenti politici e a leggere i nostri obiettivi mezzi di informazione, gli arabi sono i terroristi, mentre lo stato di Israele "ha diritto a difendersi", "lo comprendiamo", ecc. ecc.

Me le azioni si qualificano nel merito, non solo per chi le porta avanti. Hezbollah ha ucciso 8 soldati (militari!) e ne ha rapiti due, ma è terrorista per definizione, mentre Israele, stato democratico, ha risposto bombardando centrali elettriche, abitazioni, campi da gioco, strade, ponti, televisioni, e ha ucciso già dieci volte quanto avevano ucciso i terroristi. Ha ucciso soldati, donne, bambini (tantissimi), ha distrutto installazioni civili e... e continua.

Hezbollah ha risposto al fuoco, e incredibilmente, invece che mirare a uccidere ogni infedele ebreo a portata di mano, ha sparato sul comando dell'areonautica militare, sulle navi da guerra, e sì, anche su qualche casa, ma non certo come obiettivo privilegiato.

Caro D'Alema, non le sembra spaesante questa differenza di comportamento? Come si può chiamare l'azione del democratico stato di Israele, visto che terrorista ormai lo abbiamo già usato per i suoi nemici: una rappresaglia? Dieci per uno? Basteranno?

Caro D'Alema, chiudo con un copia e incolla:

"Agghiacciante il bilancio dell'attacco missilistico di un elicottero d'assalto israeliano contro un gruppo di civili libanesi, in fuga dai loro villaggi nel sud del paese. E' infatti salito ad almeno diciotto il numero complessivo delle vittime, tutte arse vive tra i rottami dei due veicoli colpiti, un'auto e un mini-bus. Tra i morti anche nove bambini. Lo hanno denunciato fonti ospedaliere, ma l'entità della strage è stata confermata anche dagli osservatori dell'Onu di stanza in Libano. Il bombardamento è avvenuto all'altezza del villaggio di Shamaa, a poca distanza dal porto di Tiro."

1 Comments:

At 11:40 PM, Blogger Stanislaw Moulinvsky said...

Ho letto questo: "... ieri il ministro degli Esteri finlandese Erkki Tuomioja, presidente di turno dell'Unione Europea ha affermato che Israele applica il principio di «venti occhi per un occhio», che «non serve i legittimi interessi di sicurezza di nessuno»."

C'è chi è meno ottimista di me!

 

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