lunedì, aprile 03, 2006

Democrazia SI, democrazia NO

Caro D'Alema,
da pochi giorni si sono svolte elezioni in Palestina e in Israele. Le elezioni palestinesi sono state vinte nettamente da Hamas, movimento islamico radicale. Tutto il mondo (il nostro mondo) si è detto preoccupato per il processo di pace in Medioriente. A dire il vero i più moderati si sono solo detti preoccupati, molti altri hanno subito iniziato ad attaccare il risultato del voto che ha portato al governo "una banda di terroristi" ... e comunque sia "non si può riconoscere legittimità a una formazione politica che non riconosce il diritto all'esistenza dello stato di Israele," questa la chiosa universalmente associata al risultato delle libere elezioni democratiche in Palestina.

Le elezioni in Israele hanno visto il successo, meno netto del previsto ma sempre un successo, di Kadima, formazione neocentrista creata da Sharon e ora guidata da Olmert che mette al centro del programma un ridispiegamento delle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati. Tutto il mondo (il nostro mondo) ha esultato vedendo nella democratica vittoria di questo partito concrete possibilità di pace in Medioriente.

Ma il piano di Kadima non è che un ridispiegamento tattico della colonizzazione israeliana della palestina occupata, con l'eliminazione delle colonie meno difendibili, l'espansione di molte altre e con il mantenimento del controllo militare israeliano su tutta la Cisgiordania, e specialmente sulle risorse strategiche (acqua) della Valle del Giordano. Intuile dirlo, il futuro governo continuerà nella costruzione del muro di cemento che divide e isola le zone abitate dai palestinesi e nell'espropriazione delle terre. Il piano di Kadima impedirà di fatto la nascita di un qualunque stato palestinese.

Caro D'Alema, non trova il nostro comportamento (quello del nostro mondo) a dir poco schizofrenico?

3 Comments:

At 2:54 PM, Blogger gabriella said...

interessante il tuo modo di concepire il blog, poi la scelta di d'alema...

 
At 11:46 AM, Blogger gabriella said...

leggendo i giornali oggi il titolo del blog e quantomani attuale: d'alema è prima proposto come presidente della camera e poi presidente della repubblica. senza contare che è stato presidente del consiglio e segretario (ed ora presidente) dei Ds. non pensi che si sfiora il post-moderno? aspetto altri post da leggere sul tuo blog. a presto

 
At 10:44 PM, Blogger Stanislaw Moulinvsky said...

La cosa preoccupante cara Gabi è che tutta questa rincorsa alle poltrone istituzionali è un tirarsi fuori dalla politica, un elevarsi super partes, come se non ci fosse invece bisogno di sporcarsi le mani e dire finalmente qualcosa di sinistra (moretti mi perdoni). Se poi penso che il contendente di D'Alema sul seggiolone è Bertinotti ... qui stiamo veramente cadendo in un orgia narcisistica, come se col nano ne avessimo sentito la mancanza.

 

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